Leonardo da Vinci, genialità dell’artista per i tessuti

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Leonardo da Vinci, genialità dell’artista per i tessuti

Dopo 500 anni riscopriamo il suo rapporto con la seta

Leonardo di Ser Piero da Vinci, certamente uno dei più grandi geni dell’umanità, nacque il 15 Aprile 1452 ad Anchiano, vicino a Vinci e morì il 02 Maggio 1519 ad Amboise in Francia. Ricorrono quest’anno i 500 anni dalla sua morte.

Architetto, pittore, progettista, ingegnere, musicista, botanico, anatomista, scenografo, disegnatore, scultore, inventore e molto altro ma soprattutto attento ed audace osservatore del suo tempo.

Arte della Seta Leonardo da VinciVisse molti dei suoi anni a Firenze dove L’Arte della Seta, (stemma Porta Rossa su sfondo bianco), rappresentava una delle sette Arti Maggiori, (le altre 6 erano l’Arte dei Giudici e Notai, dei Mercanti, del Cambio, della Lana, dei Medici e Speziali, dei Vaiai e Pellicciai), delle corporazioni arti e mestieri di Firenze.

Fin dal 1248 i setaioli fiorentini si associarono in una propria corporazione e proprio nel Quattrocento venne redatto “il Trattato dell’Arte della Seta a Firenze”, un celebre manoscritto con descrizioni particolareggiate delle varie fasi della produzione e lavorazione della fibra di seta, oggi conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana.


Leonardo a Milano nel cuore della Seta

studio del zetto leonardo da vinciNel 1482 Leonardo lascia Firenze per Milano dove approda alla corte del Duca Ludovico Maria Sforza denominato  ”Il Moro”. Leonardo si trovò così immerso in un ambiente che risultava certamente, una delle corti artisticamente più stimolanti nell’intera Europa.

Una corte all’interno della quale la Seta con la sua coltivazione rivestiva una importanza e considerazione primaria, tanto che la teoria, ritenuta ad oggi la più plausibile sull’etimologia del soprannome, “Il Moro”, risulta proprio essere quella derivante dalla pianta di Gelso, in dialetto Moròn dal latino Morus.

Il Duca Ludovico Sforza si era distinto infatti per l’intuizione di incrementarne la coltivazione sul territorio lombardo della pianta del Gelso, incentivando una pratica che con la produzione della seta, diverrà negli anni e secoli successivi una fonte inesauribile in termini economici, di alta qualità e di tradizioni che ancor oggi, giungono fino a noi.

progetto zetto leonardo tessile firenzeL’enorme torcitoio circolare che aveva avuto già modo di osservare a Firenze, impressionò tantissimo Leonardo e quando lo vide nuovamente in funzione a Milano, ne fu immediatamente rapito.

Sono numerosi i disegni di Leonardo che ne analizzano le strutture ed i movimenti e la sua capacità di osservazione si focalizzò su un problema tecnico che causava ammassi di fibra e filo in un punto preciso dell’aspo, creando rotture ed irregolarità nella titolazione del filo alla quale si riusciva ad ovviare solo con l’intervento di una persona addetta e con un rallentamento del ciclo produttivo.

Torcitoio CircolareLeonardo ideò lo Zetto, un ingegnoso marchingegno in grado di muovere avanti indietro alcuni fili, tramite un’asta al fine di evitare gli agglomerati di fibre.

La sua adozione permise di raddoppiare la produzione a parità di tempo, passando da 3 fusi per comparto a 6 e dimezzando gli addetti per ciascuna macchina.