La pelle è “l’organo barriera” che protegge il nostro organismo. Attraverso il suo strato più esterno – strato corneo, la pelle fa da scudo in due direzioni, impedendo l’ingresso di fattori ambientali nocivi, (es. microrganismi patogeni, allergeni, sostanze chimiche), e limitando la fuoriuscita di acqua dal nostro corpo. Per svolgere questa importante funzione di barriera protettiva, lo strato corneo deve mantenere il giusto equilibrio idro-lipidico, (acqua tra il 10-35% e grassi). Quando questo equilibrio si rompe, a causa di malattie, allergie o intolleranze, o più semplicemente in seguito al clima, all’uso di detergenti e cosmetici aggressivi o di indumenti che non rispettano la pelle, (poco traspiranti e/o con scarsa capacità di assorbire e cedere l’umidità, ecc.), lo strato corneo si altera (per disidratazione o al contrario iperidrosi/ macerazione), e non è più in grado di svolgere il suo ruolo di difesa; la pelle allora può andare incontro a fenomeni di irritazione, prurito, secchezza, infiammazione e, nei casi peggiori, infezioni batteriche e micotiche.
Nel corso degli ultimi dieci anni l’interesse del mondo scientifico nei confronti della fibroina è cresciuto enormemente e le motivazioni sono da ricercare proprio nelle sue particolari proprietà, (che la rendono oltremodo “un candidato ideale per l’impiego nel campo dell’ingegneria tissutale e nello studio di sistemi a rilascio controllato di farmaci” (Altman GH, Diaz F, Jakuba C, Calabro T, Horan RL, Chen J, Lu H, Richmond J, Kaplan DL. Silk-based biomaterials. Biomaterials 2003; 24: 401-416):
La sericina è da sempre stata utilizzata quale componente fondamentale all’interno dell’industria della cosmesi avendo un’affinità unica con altre proteine umane che le
consente di legarsi in modo molto efficace con la cheratina della pelle e dei capelli. È in grado di creare una pellicola protettiva multifunzionale idratante ed una pellicola protettiva anti-rughe, lasciando la pelle con una sensazione setosa e sostanziali benefici estetici.
Effetto idratante legato soprattutto all’effetto filmogeno, senza occlusione:
L’alta igroscopicità della Sericina permette di “fissare” l’acqua sulla superficie cutanea. La cute a contatto con la SERICINA dimostra una minore granulazione con la riduzione della profondità delle rughe quale conseguenza di un’avvenuta idratazione cutanea;
il film elastico e protettivo prodotto dalla Sericina riduce la “Transepidermal Water Loss” (TEWL), riducendo drasticamente la disidratazione cutanea. Svolge un’azione occlusiva nel prevenire la perdita di acqua dallo strato corneo favorendone in tal modo l’accumulo. Reintegra il fattore naturale di idratazione (NMF);
Effetto Anti-Age
Antimicrobico
Anti – asma, rinite ed allergie
Una fitta trama di fibre, come quella ottenibile con la seta, rappresenta la prima barriera alla colonizzazione di acari. Altrettanto importante è la correlazione fra “impermeabilità” agli allergeni dell’acaro e traspirabilità del tessuto e\o dell’imbottitura. Il passaggio dell’aria è un aspetto fondamentale, non solo da punto di vista del comfort termofisiologico del prodotto in seta, ma anche per la salute del suo utilizzatore. L’umidità ceduta dal nostro corpo, (si pensi per esempio che nel corso della notte si determina una cessione in ragione di circa 250/300 ml), deve essere assolutamente rilasciata all’esterno, non solo in quanto possibile causa di cattivi odori ma anche in quanto, oltre che determinare un rapido deterioramento, porta certamente ad una crescita esponenziale di svariate specie di funghi e muffe, maggiori responsabili di sintomi di asma e rinite e in alcuni casi, possono essere esse stesse causa di allergia. Trattamenti antimicrobici ed anti allergenici che non rilascino sostanze incrementano le naturali eccellenti proprietà della seta.
Ma non solo:
Gli scienziati del Beijing Institute of Technology hanno scoperto che la fibroina della seta è capace di aumentare cinque volte la durata e di migliorare le prestazioni nel tempo delle batterie al litio. La fibroina rigenerata della seta naturale lavora ad alte prestazioni per oltre 10.000 cicli e riesce ad immagazzinare oltre 5 volte più energia della grafite, il materiale più utilizzato per l’anodo delle batterie al litio;
Un biopolimero prodotto a partire dalla seta, biocompatibile, biodegradabile e capace di comportarsi come una fibra ottica è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori della Tufts University e dell’Università dell’Illinois. La seta offre nuove opportunità per la creazione di sensori con la possibilità di trasportare la luce all’interno dei tessuti viventi. Fra le applicazioni più immediate, il monitoraggio in vivo del glucosio, la rilevazione della presenza di virus o di marcatori dell’Alzheimer;
Attraverso una collaborazione tra l’Università di Pavia e la Tufts University del Massachusetts è stato creato per la prima volta un sistema tridimensionale di tessuto con microtubi di seta in grado di riprodurre la complessa struttura e fisiologia del midollo umano, in grado di generare piastrine. Una tecnologia che potrà servire per azioni di medicina personalizzata e per produrre materiale da trasfondere ai pazienti;
Acqua e proteine della seta sono i materiali con cui un gruppo di scienziati della Tufts University statunitense ha realizzato biomateriali in 3D, che hanno la peculiarità di poter essere programmati per compiere funzioni biologiche o rilasciare farmaci.
Un mix di seta mulberry e seta di ragni Australiani per un materiale 5 volte più resistente dell’acciaio con caratteristiche costruttive ed acustiche eccellenti testato dai liutai di Cremona.
Ricerche pubblicate su Scientific Reports evidenziano come la seta sia dotata di una struttura cristallina unica, che la rende uno dei materiali più resistenti in natura: la fibroina, proteina insolubile, biocompatibile e biodegradabile, ha la capacità di stabilizzare e proteggere gli altri materiali con i quali entra in contatto, una sorta di “scudo protettivo” per la conservazione della frutta. Le analisi dimostrano che il rivestimento di seta protegge la frutta rendendola meno permeabile all’ossigeno e all’anidride carbonica;
La sua particolarità, oltre a quella di essere più sottile di un capello, sta nella sua composizione basata principalmente sulla proteina della seta, la “fibroina”. Questo microago, descritto sulla rivista Advanced Functional Materials, è talmente piccolo da non poter essere avvertito dal tessuto nervoso e, di conseguenza, non arreca fastidio.
Una ricerca pubblicata sulla rivista dell’Accademia di Scienza degli Stati Uniti (Pnas) ha rilevato come la fibroina funziona come stabilizzante, conservando l’efficacia, sia di vaccini sia di farmaci, anche quando questi sono esposti a temperature superiori ai 60 gradi. La funzione della proteina dipende dalle catene degli aminoacidi che si piegano in forme specifiche e che sono composte da fogli cristallini che hanno numerose piccole tasche che intrappolano le biomolecole e le proteggono da umidità e temperature elevate. In pratica funzionano come un imballaggio di plastica a bolle, il pluriball, su scala nanometrica. Le conseguenze più importanti potrebbero riguardare i Paesi in via di sviluppo, nei quali le limitate infrastrutture rendono molto difficile mantenere la catena del freddo indispensabile per conservare questi farmaci.
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